Una ragazza con la passione per la fisioterapia che trova un compagno con cui condividere oltre all’amore anche questo percorso.

Claudia a soli 27 anni decide di fare un passo molto importante, a livello imprenditoriale, e si mette in proprio per aiutare gli altri a stare bene. Un percorso costellato da varie collaborazioni e dall’apertura di diversi studi che portano oggi il Victory Fisio (nome scelto in onore della nonna Vittoria) ad essere un’eccellenza nel panorama del Ticino

Vuole raccontarci la sua storia?

Io nasco nella bellissima Valtellina nel 1985. I miei studi, a livello universitario, sono stati fatti principalmente in Ticino, a Lugano. Questo mi ha portata quindi a rimanere sul territorio, anche una volta che mi sono laureata. Principalmente la mia formazione di base in fisioterapia è stata qui in Ticino anche se poi ho frequentato altri corsi di specializzazione all’estero. Ancora prima di laurearmi nel 2008 avevo già un posto di lavoro e quindi ho iniziato subito la mia professione da una dottoressa nel Luganese, dove sono rimasta per tre anni. Mi trovavo molto bene, ma il mio sogno era quello di avere una mia attività, perciò non appena c’è stata l’occasione ho aperto il mio primo studio a Taverne. È stato un caso. Un mio amico aveva aperto una nuova palestra e aveva degli spazi all’interno che erano disponibili. Nel marzo del 2012, quindi, ho cominciato la mia prima avventura. Ho iniziato a lavorare da sola, con il supporto dall’esterno del mio compagno Cristian e dei miei genitori che mi hanno sempre sostenuta. Avevo, come oggi, dei tirocinanti che mi aiutavano. A settembre dello stesso anno il lavoro è esploso. Continuavano ad arrivare pazienti nuovi e così, nel 2013, è arrivata la necessità di avere il primo collaboratore. Siamo cresciuti sempre più fino al 2014, quando il mio compagno ha lasciato il suo lavoro perché voleva intraprendere una carriera nell’ambito del benessere, ha frequentato quindi dei corsi serali e si è diplomato come massaggiatore classico, è cominciata così anche per lui la strada nell’ambito sanitario. Una delle nostre prime idee è stata quella di creare una grotta di sale. Siamo andati in Italia a vedere come funzionasse e abbiamo fatto una ricerca di mercato. In Svizzera c’erano poche realtà di questo tipo e mancava sicuramente a Locarno. Così nel novembre del 2014 abbiamo aperto in questa città. Dopo poco tempo, all’interno di quest’ultimo studio, che proponeva unicamente trattamenti di benessere, è nata la necessità di avere la fisioterapia e così io, avendo già dei collaboratori nel Luganese, mi sono staccata parzialmente per dare una mano a Cristian sotto l’aspetto della fisioterapia che ha preso subito piede, tant’è che inizialmente con l’aiuto dei già nostri collaboratori e in seguito con l’assunzione di nuovo personale siamo cresciuti fino ad arrivare ad oggi a 8 professionisti solo a Locarno. Arriviamo poi al 2017, quando, un’amica proprietaria di uno spitex (aiuto domiciliare) mi fa una proposta a cui io e Cristian non abbiamo potuto dire di no: un nuovo progetto gestito dalla Croce Rossa a Manno, un nuovo stabile creato su misura per l’anziano dove all’interno la parte fisioterapica poteva essere un valore aggiunto, e così è stato, gli anziani del centro diurno della Croce Rossa trovano tutt’oggi un valido supporto nei nostri collaboratori all’interno di questa realtà. Non posso negare che il progetto di Manno è stato molto duro. Il nostro sogno di avere dei medici accanto, è sfumato; ci siamo accorti che la fisioterapia è il nostro core business perciò abbiamo capito che le nostre energie vanno utilizzate per fare sempre del nostro meglio in questo ambito. Giorno dopo giorno, nel frattempo, i progetti sono andati avanti. Oggi abbiamo ampliato il centro di Taverne perché avevamo la necessità di ingrandirci come del resto a Locarno. Oltre ai progetti interni, portiamo avanti anche progetti esterni. Seguiamo la casa per anziani Casa Rea di Minusio, dove svolgiamo un servizio esterno di supporto. Sono quattro anni che siamo lì e siamo tutti molto contenti, abbiamo portato qualità e aria nuova. Abbiamo anche altre collaborazioni esterne con diversi medici con i quali ci piace avere sempre un feedback e il confronto sui pazienti in comune. La mia tesi di laurea nel 2008 trattava la riabilitazione del pavimento pelvico (argomento di cui ultimamente si sente parlare molto), è quindi da più di dieci anni che lavoro in questo ambito oltre alla fisioterapia “convenzionale” e alle altre specializzazioni conseguite negli anni. È un lavoro che non fanno tutti e sul quale mi sono specializzata e ho creduto molto fin dai tempi dell’università. Questa mia curiosità e passione mi ha portata a fondare con una mia collaboratrice, durante il lockdown, il Centro Pelvi Ticino, volto a dare un’identità a questa branca della fisioterapia e quindi rendere più facilmente “rintracciabile” questo tipo di servizio per le/i pazienti che necessitano di questi trattamenti. Ci tengo a dire che senza Cristian oggi la nostra realtà non esisterebbe. Lui si occupa di tutta la parte burocratica, oggi aiutato anche da una segretaria che ci siamo finalmente riusciti a “permettere” dopo anni di lavoro in completa autonomia tra noi e i nostri collaboratori che sono stati bravissimi a seguire i pazienti a 360°. Cristian Segue anche la parte amministrativa e tiene lui tutti i contatti. Io sono fatta per lavorare “sul campo”, con i pazienti, è la parte di lavoro che amo, infatti, in alcuni momenti mi è pesato molto staccarmi dai miei pazienti per dedicarmi alla parte amministrativa e alla gestione, anche se, in parte è inevitabile poiché oggi siamo in tutto 14 collaboratori e vorrei dare più spazio anche alla parte di confronto e crescita con loro.

Nella sua vita sicuramente avrà dovuto affrontare degli ostacoli. Per lei come si superano?

Claudia a soli 27 anni decide di fare un passo molto importante, a livello imprenditoriale, e si mette in proprio per aiutare gli altri a stare bene. Un percorso costellato da varie collaborazioni e dall’apertura di diversi studi che portano oggi il Victory Fisio (nome scelto in onore della nonna Vittoria) ad essere un’eccellenza nel panorama del Ticino

È importante avere una propria etica ed essere coerenti, portare avanti i propri sogni tramite obiettivi chiari ed efficaci.

La sua è stata una vita da imprenditrice. Una vita dedita a far stare bene il prossimo. Se dovessi chiederle una parola che la rappresenta e che rappresenta il suo successo quale sarebbe?

Direi “Appassionata e curiosa”. Non mi fermo mai. Ho girato tanti studi e strutture ospedaliere durante il mio tirocinio di pratica clinica e anche dopo. Guardavo e guardo sempre gli studi degli altri perché voglio imparare da chi è più grande di me e mi confronto con loro, spesso trovo persone davvero disponibili che come me tengono in primis al benessere del paziente. Voglio capire come funziona questo mondo e mi metto sempre in discussione per comprendere se sto facendo davvero il massimo per i miei pazienti e se sto proponendo sempre le terapie e i trattamenti più all’avanguardia. Il fatto di essere curiosa e di voler essere sempre sul pezzo trovo sia una qualità molto importante. Prendere spunto diventa un ingrediente fondamentale.

Vuole dare un ultimo suggerimento a chi sta leggendo questa intervista?

Come dicevo prima credeteci sempre e cercate di essere appassionate del vostro lavoro. Ho avuto la fortuna di studiare e di avere un lavoro che amo. Dobbiamo sempre credere in quello che facciamo e migliorarci per arrivare all’eccellenza, soprattutto se lavoriamo in un ambito sanitario dove trattiamo LE PERSONE che si affidano a noi e alle nostre mani e ci danno il loro corpo e la loro mente. Questo vale a maggior ragione in Ticino, una realtà piccola dove il passaparola è fondamentale. Importantissimo è avere una propria etica ed essere coerenti sempre nel limite del possibile, portare avanti i propri sogni tramite obiettivi chiari ed efficaci, mettere in conto qualche “fallimento” ma anche una buona dose di fortuna. Concludo con una frase che mi è il mio mantra: “ciascuno è artefice del proprio destino!” Buona fortuna e buona vita a chi come me porta avanti un sogno!